Chiamati ad educare con lo sport
Noi chiediamo al nuovo Consiglio Nazionale di proseguire con l’attenzione verso l’attività sportiva giovanile, in particolar modo su due fronti in cui siamo stati accompagnati in questi anni:
- grandi eventi in collaborazione con partner commerciali, utili anche per avvicinare al nostro mondo squadre provenienti dall’ambito federale;
- iniziative ed aperture rivolte alle squadre parrocchiali, per sviluppare l’attività nei cortili da cui siamo nati.
Questa attenzione non può che portare ad uno sviluppo positivo della nostra attività giovanile, riuscendo a mettere in rete squadre provenienti dagli oratori con quelle provenienti da altre realtà, per offrire così un servizio di crescita reciproca di tutte le società sportive in cui riusciamo a trasmettere i nostri valori educativi fondanti in maniera trasversale.
Crediamo quindi che questi siano strumenti che permettono ai comitati di sviluppare nuove aree per interventi educativi e sportivi in territori come il nostro dove sarebbe stato difficile intervenire senza un impegno da parte della struttura centrale.
Noi possiamo solo portare il nostro caso concreto. Siamo riusciti a creare un movimento di calcio giovanile che fino a poco tempo fa ci sembrava una strada impossibile da percorrere, e che dopo pochi anni ha portato tre nostre squadre parrocchiali alle finali nazionali - più che orgogliose di essersi conquistate sul campo l’onore di rappresentare la propria regione -.
Questi sono risultati tangibili che derivano dall’impegno della Presidenza Nazionale uscente, che hanno portato anche ad una maggior autorevolezza e credibilità della nostra associazione sul territorio e nei confronti della Chiesa.
La strategia è giusta e dobbiamo continuare a seguirla nel prossimo mandato.
È questo percorso che ci ha portato anche a diventare l’interlocutore privilegiato della Diocesi per quanto riguarda l’attività sportiva e ricreativa, dando la giusta dignità anche ai percorsi formativi collegati. È nato così il “coordinamento degli oratori” in cui il CSI è stato chiamato a ricoprire un ruolo di spicco, e grazie a noi nuovi oratori sono germogliati, grazie alla nostra spinta, al nostro impegno e al nostro investimento.
Questa è concretezza. Non sono progetti che restano sulla carta: queste sono esperienze fattibili e riproducibili in altri territori. La nostra testimonianza dimostra che qualsiasi Comitato, anche con risorse limitate, se ha sensibilità e attenzione rispetto alle proposte che sono state offerte da questa Presidenza Nazionale può innescare un circolo virtuoso che crea opportunità per i nostri ragazzi dal punto di vista sportivo, formativo e - soprattutto - educativo.
Questo significa “educare con lo sport”, e la Presidenza Nazionale ci ha “chiamato” più volte in questo senso negli ultimi anni offrendo strumenti concreti. Noi crediamo nel “fare”: le persone che ci hanno guidato hanno “fatto” e lo han fatto “bene”. Continuate a guidarci e risponderemo con orgoglio alle vostre chiamate.
Grazie Massimo, in bocca al lupo a Vittorio.