Il Redentore aderisce al progetto CSI PER IL MONDO
Incontro a Ravenna con Massimo Achini e Valentina Piazza
Massimo Achini, ex presidente del Csi nazionale e ora presidente del Csi Milano, e Valentina Piazza, responsabile di questi progetti, hanno incontrato lo scorso 19 novembre Andrea Alessi, presidente del Redentore, diversi ragazzi della società sportiva, e Alessandro Bondi, presidente del Csi Ravenna. Oltre a raccontare la propria esperienza personale di questi anni spesi nella realizzazione del progetto, Achini e la Piazza hanno cercato di condividere proprio lo spirito col quale è necessario aprirsi all’iniziativa: amore per gli altri e semplicità. «È’ stato un incontro molto importante e ascoltare la loro esperienza – racconta Alessi – si è rivelato emozionante. Ci ha trasmesso entusiasmo e abbiamo cercato di capire quale ruolo possiamo avere nel progetto e dove possiamo essere utili».
Il primo atto del coinvolgimento del Redentore è stato l’acquisto di pandori e panettoni solidali: il ricavato delle vendite servirà per aiutare la popolazione di Haiti, dove il progetto ha avviato la prima missione. Il progetto ha attivato ogni anno, missioni formative aprendo il Csi in diversi Paesi - Congo, Camerun, Rwanda, Cile - e formando allenatori e dirigenti locali in modo da dare continuità a questa esperienza durante tutto l’anno. «Il passo successivo è proprio questo: creare una rete tra tutte le società italiane del Csi che hanno aderito per scambiarsi esperienze, informazioni – sottolinea Alessi – ma anche avviare sinergie con la rete locale di missionari usando lo sport come aggregazione, cercando di creare una scuola di educatori e allenatori in loco».
Il progetto prevede un gemellaggio con una parrocchia o un’agenzia educativa in uno dei Paesi in cui Csi per il mondo è attivo, fornendo divise di gioco e palloni alla realtà gemellata e valorizzando il gemellaggio nella propria comunità. «Abbiamo pensato di organizzare da noi al mare la prossima primavera le ’Mondialiadi’ con altre sette società italiane. Ognuna prenderà il nome della sua gemellata e quello che raccoglieremo lo invieremo in quei Paesi. L’ultimo atto sarà inviare qualcuno di noi in una di queste missioni».